Ogni sito web potrebbe essere soggetto ad azioni legali relative all'accessibilità. Grandi e piccole organizzazioni, dalle multinazionali alle imprese di piccole dimensioni, sono spesso sorprese da azioni legali per non essere pienamente accessibili alle persone con disabilità.
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Numero di cause legali negli anni
Già oggi numerose aziende devono affrontare l'obbligo di presentare una dichiarazione di accessibilità e intraprendere le misure necessarie per rendere i propri siti web e documenti digitali accessibili(*).
Nella circolare emessa il 13 gennaio 2023 dall'AgID (Agenzia per l'Italia Digitale), viene chiarito che gli obblighi di accessibilità sono già in vigore per i soggetti privati, aziende e gruppi con un fatturato medio (ultimi 3 anni) superiore a 500 milioni di euro. Quindi l'accessibilità digitale non è più un impegno limitato esclusivamente alla Pubblica Amministrazione.
Entro il 23 settembre di ogni anno, i grandi gruppi privati devono pubblicare una dichiarazione di accessibilità e, di conseguenza, rendere accessibili le proprie risorse digitali.
(*) Tra questi documenti rientrano anche i contratti, i quali potrebbero essere invalidati se non rispettano i requisiti di accessibilità.
A partire da giugno 2025, l'adeguamento sarà esteso a tutti gli operatori economici privati con risorse digitali (siti web ma non solo) rivolte al pubblico. Questa non è un ipotesi ma una certezza legata a una legge già in vigore: l'European Accessibility Act (EAA direttiva UE 2019/882), già recepita e adottata dal Governo Italiano nel maggio 2022.
A partire da questa data le pubbliche amministrazioni sono tenute ad assicurare l'accessibilità del loro sito web e a pubblicare la dichiarazione di accessibilità fornita dall'AGiD (Agenzia per l'Italia Digitale).
Anche le applicazioni delle pubbliche amministrazioni diventano soggette all'obbligo di accessibilità e alla necessità di presentare una dichiarazione di accessibilità.
I fornitori di servizi (aziende private) con un fatturato medio degli ultimi 3 anni superiore a 500 milioni di euro, devono conformarsi alle norme sull'accessibilità web. Tale termine è stato poi prorogato al 5 novembre 2022.
I fornitori di servizi sono tenuti a depositare la prima dichiarazione di accessibilità presso l'AGiD.
Tutte le imprese private devono rendere il loro sito web pienamente accessibile.
Si tratta di un processo complesso e articolato che in genere richiede molto lavoro e attenzione; quindi se non hai mai affrontato il tema o non hai dato a qualcuno il compito di occuparsene, con molta probabilità la risposta è no!
Ma attenzione, non c'è un solo grado di inaccessibilità. Alcuni siti devono fare molto per essere conformi ma a molti altri, specialmente i più piccoli, potrebbe bastare davvero poco per raggiungere la pena conformità.
Ogni sito è un pianeta a se.
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